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Struttura della tesi

La tesi si articola generalmente secondo una struttura costituita da:

  • FRONTESPIZIO
  • INDICE
  • ABSTRACT
  • PREMESSA
  • INTRODUZIONE
  • CORPO DELL'ELABORATO (parti e paragrafi)
  • CONCLUSIONI
  • BIBLIOGRAFIA
  • Eventuali ALLEGATI

 

Frontespizio

 

Rappresenta la prima pagina della tesi e contiene i seguenti dati:

Denominazione e Logo dell'Università

(specificando Facoltà e Corso di Laurea)

Titolo della tesi

Nome e cognome del Candidato Nome e cognome del Relatore Anno Accademico

 

E' indispensabile che il Candidato provveda a firmarlo ed a farlo firmare al Relatore affinché abbia validità formale.

 

Indice

Scopo dell'indice è di evidenziare l'organizzazione        interna dell'elaborato.

Per la numerazione delle parti e dei paragrafi si potranno utilizzare indifferentemente cifre romane, cifre arabe o lettere, purché venga seguita una sistematizzazione coerente.

 Es:

1. Titolo della parte 1

1.1.Titolo del paragrafo 1.1.

1.2.Titolo del paragrafo 1.2.

1.2.1. Titolo del sottoparagrafo 1.2.1.

 

I numeri di pagina si trovano tradizionalmente a destra e sono congiunti al titolo mediante un sistema di formattazione omogeneo (es. riga di punti, linea continua,… è consigliabile l‘utilizzo della funzione —inserisci -> sommario“ o analoga) .

 

Da ricordare che la numerazione delle pagine non deve essere preceduta da sigla "p".

 

L'indice viene posto all'inizio della tesi. Le pagine dell'indice devono avere una numerazione diversa dal resto della tesi, in numeri romani.

 

Abstract

Redatto in lingua italiana ed in lingua inglese. Composto da 10 -15 righe, è strutturato secondo il metodo IMRAD (Introduzione e obiettivi, Materiali e Metodi, Risultati, Analisi e Discussione con le conclusioni).

Sotto l’abstract devono essere inserite le parole chiave individuate.

 

Premessa

Scopo della premessa è presentare brevemente il lavoro. Tale sezione contiene soprattutto considerazioni personali sulle motivazioni che hanno determinato la scelta dell'argomento.

Al termine della premessa possono essere posti eventuali ringraziamenti nei confronti di persone ritenute dal Candidato particolarmente significative per l'elaborazione della tesi, fatto in modo discreto.

La premessa va numerata a parte, utilizzando i numeri romani e non deve comparire nell’ indice.


Introduzione

 

In questa parte della tesi si descrive il contesto da cui parte il problema oggetto di studio, fornendo informazioni sulla rilevanza dell’argomento trattato alla luce della ricerca bibliografica effettuata. Illustra gli obiettivi del lavoro (la cui chiarezza è fondamentale) e le ragioni sottostanti la loro scelta; presenta gli strumenti utilizzati e l'organizzazione in parti.

 

E' importante ricordare che l'introduzione deve essere sintetica ed è consigliabile scriverla dopo aver terminato i capitoli della tesi; deve descrivere il razionale della tesi.

 

Corpo dell'elaborato

Rappresenta il “core” del lavoro ed è articolato in parti e paragrafi. A l'interno delle varie parti il Candidato potrà arricchire il proprio elaborato con note e citazioni.

Le parti debbono essere sostanzialmente così articolate:

- Parte I: Descrizione del contesto e del fenomeno.

- Parte II: Materiali, Metodi e Risultati

- Parte III: Conclusioni e considerazioni finali.

 

Le citazioni riportano fedelmente le parole di un autore, e devono essere riportate nel testo della tesi tra le virgolette doppie "…"; se nel corso di una citazione si omettono alcune parole, l'omissione viene segnalata con l'inserzione di tre puntini di sospensione al posto della parte tralasciata; talvolta vengono aggiunte le parentesi quadre […].

 

Le note danno delle informazioni che non è opportuno presentare nell'area di testo. Si possono avere vari tipi di note:

  • Note di riferimento bibliografico: indicano la fonte della citazione. Le note di riferimento bibliografico, che vanno inserite direttamente nel testo, sostengono le argomentazioni esplicitate;
  • Note di rimando o rinvio: arricchiscono un argomento discusso nel testo con ulteriori indicazioni bibliografiche di rinforzo;
  • Note di contenuto o discussione: si utilizzano per ampliare le affermazioni fatte nel corso della trattazione, evitando di appesantire il corpo del testo.

 

E’ importante ricordare che le note devono essere numerate progressivamente e raccolte tutte a piè di pagina .

La gestione delle note a piè di pagina deve essere effettuata in modo automatico anche per la loro numerazione, che può essere impostata come unica per tutta la tesi. Le note devono essere impostate con un corpo più piccolo di quello del testo (p.e. 10 punti) ed un'interlinea anch'essa ridotta (p.e. singola).

 

Iconografia (citazione di immagini, figure e tabel le)

Le forme grafiche incluse nel corpo del testo vanno presentate puntualmente    ne l‘elaborato, utilizzando numerazione in sequenza. Le forme grafiche non originali (riprese da altri autori) vanno riportate anche in bibliografia.

Le didascalie devono essere autonomamente esaustive.

Es

Tabella 1. Numero di nati per punto nascita nell‘anno 2005

 

E’ fondamentale citare sempre la fonte.           

E’ scorretto far passare per proprie affermazioni riprese da altri autori.

 

Conclusioni

 

Costituiscono il punto d'arrivo dell'elaborato e contengono le conseguenze logiche       che si ricavano dalle precedenti riflessioni, riprendendo gli obiettivi e i risultati.

Le conclusioni devono essere chiare e sintetiche e possono offrire spunti per futuri approfondimenti. Devono mettere in luce i contributi originali del proprio lavoro, che è anche lo scopo principale de l'indagine svolta.

 

Le conclusioni finali devono essere collegate con la premessa ed il lavoro svolto.

 

Bibliografia

Contiene l'elenco delle opere, saggi, siti e articoli utilizzati per la stesura della tesi.

 

Deve    essere riportata solo la bibliografia effettivamente letta e utilizzata         per la   stesura dell‘elaborato.

 

La bibliografia può essere riportata secondo diversi stili.

 

La modalità più tradizionale per le citazioni bibliografiche è rappresentata dal Vancouver Style ed è quella consigliata dal CLI.

 

Per dettagli e approfondimenti su le citazioni in Vancouver style: ICMJE da http://www.icmje.com e http://www.nlm.nih.gov/bsd/unifom_requiements.html

 

Articoli in riviste/pubblicazioni

Articolo standard in rivista:

- elencare i primi sei autori (cognome e iniziale nome non puntato) seguiti da et al.

- titolo de l'articolo.

- nome de la rivista, (in corsivo, a meno che non sia un acronimo)

- anno;

- N. (numero de la rivista): pagine (da-a intervallato da -)

Es

Page L. Clinical interventions and outcomes of One-to-One midwifery practice. J Public Health Med, 1999;21:243-8

Kenne l JH, Klaus MH. Continuous Nursing Support During

Labor (letter). JAMA, 2003; 289: 175-6.

 

Testi e altre monografie

- elencare autori (cognome e iniziale nome non puntato).

- titolo del testo.

- casa editrice:

- città di pubblicazione;

- anno.

- N. (numero de la rivista): pagine (da-a intervallato da -)

Es

Rodriguez D. Il codice deontologico de l‘ostetrica/o. McGraw- Hi l: Milano; 2003.

 

Materiale elettronico e Siti internet

http://www.sitointernet.estensione

(ultima consultazione (giorno) mese/anno)

Es:

http://www.laureaostetricia.unito.it

(ultima consultazione 12/2003)

 

W.H.O. Pregnancy, Childbirth, Postpartum and Newborn Care œ

a guide for essential practice. Geneva; 2003, on-line a l‘URL

http://www.who.int/reproductive-health/publications/pcpnc/index.html

(ultima consultazione 09/2005)

 

 

 

La data dell'ultima consultazione è importante perché in Internet la disponibilità di molte informazioni cambia continuamente e rapidamente.

 

Allegati

Rappresentano dei documenti aggiunti alla fine dell'elaborato,come ad esempio, fac-simile di questionari utilizzati per i lavori di ricerca, altri documenti rilevanti per la comprensione dell‘elaborato.

Di solito ogni allegato viene preceduto da una pagina che riporta il numero dell'allegato stesso e il sottotitolo.

 

Impostazioni per la stesura della tesi:

 

Margine superiore 4 cm

Margine inferiore 3,5 cm

Margine sinistro 4 cm (rilegatura inclusa) Margine destro 3 cm

 

Carattere:                                Arial

Times New Roman

Verdana

Tahoma

Calibri

Dimensione del carattere di testo                     12 o 14 punti Dimensione del carattere del titolo                     16 o 18 punti Dimensione del carattere del sottotitolo 12 o 14 punti Interlinea                                   1,5 o 2 pt

Stampa                                                Fronte

 

Rilegatura         In simil-pelle; tradizionalmente la Facoltà di Medicina e Chirurgia ed il C.L.I. di Torino, Orbassano, Cuneo e Asti adottano il colore rosso.

 

Copie: 4 cartacee: 1 studente, 1 relatore, 1 contro-relatore, 1 sede

             2 CD: 1 Segreteria Torino, 1 segreteria Asti.

 

Tempi consegna: verranno comunicati dalla Segreteria studenti di Torino (indicativamente entro inizio di ottobre per chi intende laurearsi entro il corrente anno).

 

 

Bibliografia utilizzata per la stesura de l‘opuscolo

 

liberamente tratto: da Eco U, Come si fa una Tesi di Laurea, strumenti Bompiani, 1977

 

  • Università degli Studi   di Firenze, Guida alla Tesi: Informazioni utili e suggerimenti pratici, a cura del Centro Formazione AUSL 11, Empoli

 

  • Liberamente adattato da: Università degli Studi di Tor Vergata, esempi e modelli per la redazione della Tesi di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, 2005, Roma

 

  • Liberamente adattato da: Università degli Studi di TORINO, CLO, esempi e modelli per la redazione della Tesi di Laurea, 2006, Torino

 

(ultima consultazione 03/2006)

 

 

Ultimo aggiornamento: 21/09/2018 23:29
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